domenica 1 dicembre 2013

Più libri più liberi: sto arrivandoooo!!!



Carissimi amici, ma quanto è carina questa cartina? Così colorata, allegra e giocosa che vien voglia di esser disegnati anche noi all'interno!
Ebbene quest'anno, per la prima volta in assoluto nella mia vita, sarò alla fiera di settore "Più libri più liberi" che si terrà a Roma dal cinque all'otto dicembre.
Il perché è presto detto: la Arpeggio Libero, la Casa Editrice che ha creduto in me, avrà il suo stand lì, più precisamente al C09.
Per cui, chi volesse venirci a trovare, sarà il benvenuto. Ma torniamo un attimo alla fiera. La "Più libri più liberi" nasce nel dicembre del 2002 con queste premesse: 
L’obiettivo di offrire al maggior numero possibile di piccole case editrici uno spazio per portare agli onori della ribalta la propria produzione, spesso ‘oscurata’ da quella delle case editrici più forti; e insieme di realizzare un luogo di incontro per gli operatori professionali, per discutere le problematiche del settore e per individuare le strategie da sviluppare.

Come non essere d'accordo con il pensiero di chi ama i libri fino al punto da creare una fiera di settore del genere?
Da lettrice, prima, e scrittrice, poi, noto con grande dispiacere e rabbia una cosa ovvia ai più: le Major, le Grandi, quelle che macinano tutto davanti a sé, pubblicano chiunque (o quasi) e le trovi in tutte le librerie. Anche i buchi di un metro hanno un libro Mondadori, Rizzoli, Newton eccetera.
Invece i piccoli e medi Editori, quelli che stringono i denti, che lottano per veder realizzato il proprio sogno, ebbene costoro sono spesso assimilabili alla "damnatio memoriae" di latina conoscenza, vista la loro "vistosa" assenza. E scusate il gioco di parole.
La verità, squallida, è questa: le Grandi Case Editrici pubblicano "numeri", non persone. Mentre il piccolo Editore cerca ancora il Talento, quel qualcosa che i grossi colossi non vogliono nemmeno più che tanto.
Ecco allora il perché di una fiera simile. Una fiera che dia voce a noi piccoli autori, ma anche ai piccoli Editori; a noi, che lottiamo con classe ed eleganza per farci spazio nei cuori dei lettori e per leggerci, con un palpito nel cuore, sugli scaffali delle librerie fra i vari Fabio Volo, John Grisham e compagnia bella.
Esordienti non vuol dire, necessariamente, perdenti o poco talentuosi. Tutt'altro.
Noi siamo sognatori allo stato puro.
E c'è chi sogna assieme a noi, accompagnandoci verso un traguardo composto da mille o più copie, che sono bazzecole rispetto ai colossi che ci schiacciano con milioni di copie vendute, 25 lingue in cui leggere il libro in questione e battage pubblicitari degni di una campagna elettorale.
Noi crediamo in una Editoria seria, che veda un cervello, oltre le 25 lingue in cui è stato tradotto un libro.
Ecco perché questa fiera è importante e bisogna esserci. Perché avere il proprio angolino e distribuire sorrisi a chi vorrà acquistare un nostro libro è appagante.
Più di un milione di copie vendute.
Oddio, ognuno di noi vorrebbe avere fama, successo e milioni di copie vendute. Non posso fare l'ipocrita e affermare il contrario.
Però credetemi: è bellissimo costruire un sogno, mattone dopo mattone, e vendere fra mille difficoltà un libro che si acquista perché si crede in quel che l'autore ha scritto. E non perché si segue un gregge di pecore belanti, le quali acquistano libri di moda al momento.
Un libro è un viaggio nella mente di chi lo ha sognato e poi scritto. 
E poi, libro a parte, quello che mi piace di noi "piccoli" è quella magia che si crea fra autore ed Editore. Avere un rapporto col proprio Editore, sviluppato per mail, telefono e dal vivo è meraviglioso. Perché è come entrare in un'altra famiglia e farne parte.
Almeno per me è stato così.
Sono stata fortunata, lo so.
Da questa fiera mi aspetto molto. E non parlo di vendite, ma di rapporti umani, di libri annusati, sfogliati e acquistati; di conferenze da seguire e reading letterari a cui partecipare. Per me, poi, che amo Camilleri, come mancare ad un appuntamento che lo vedrà protagonista l'otto dicembre, alle 17.00 alla sala Diamante? 
8 dicembre
ore
17.00
Presentazione del libro
La banda Sacco di Andrea Camilleri
intervengono l'autore e Giovanni De Luna
a cura di Sellerio
Sala Diamante


Ecco, ve l'ho detto. Ma le ghiottonerie non finiscono certo qui! Perché come dicevo, fra reading, musica dal vivo, tavole rotonde e progetti dedicati a grandi e piccini, ce ne saranno di chilometri da fare, fra i vari stand! Ma mai passeggiata sarà meno faticosa di quella che farò in quei giorni, perché quando si cammina fra i libri, nulla è stancante.
E allora cosa aggiungere? Io ci sarò, e voi?

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