lunedì 2 dicembre 2013

Intervista a Pietro Favorito, fumettista di "Lady Mafia".



Pietro Favorito 


Carissimi amici buongiorno!

Come preannunciato qualche tempo 

fa, ho tartassato Pietro Favorito, creatore del 

fumetto pugliese "Lady Mafia" per fargli 

un'intervista. 

Il tempo è tiranno e ho beccato Pietro alle prese 

con la terza uscita del fumetto, quindi ho dovuto 

fare di necessità virtù e fargli un papiro in posta 

privata, su faccialibro. 

Mettetevi comodi, allora, e gustatevi l'intervista!




  • Da dove è nata l'idea di Lady Mafia e perché ha questo titolo? 



A dire il vero l’idea è nata dal titolo. Mi spiego meglio. Quando decisi di scrivere una storia 

che riguardasse una donna di mala e di vendetta, pensai prima al titolo, poi, trovato il 

titolo, ho sviluppato l’idea. Perché, secondo me, senza un titolo ad effetto, che attiri 

l’attenzione e susciti curiosità, oltre a innumerevoli interrogativi, non si va da nessuna 

parte.


  • Come mai hai scelto di incentrare la storia su una protagonista femminile, anziché maschile? 



Il progetto è nato così. Inoltre mi piacevano tutti gli sviluppi che potevano derivare da 

un’antieroina come Lady Mafia, da una donna che fa cose che generalmente le donne non 

fanno, e in un mondo, a queste, decisamente ostico!!!



Pronao della Villa Comunale di Foggia
  • Come mai lo hai ambientato a Foggia e poi in altre città pugliesi?

Lady Mafia è ambientata a Foggia perché 

sono megalomane. Quando sogno ad 

occhi aperti, sogno che Lady Mafia possa 

diventare famosa come Diabolik, 

come Dylan Dog, come Tex Willer, e che 

quindi, un giorno, qualche grande 

produttore cinematografico possa 

decidere di trarre da questa storia un 

film. 

Sogno che Lady Mafia venga ricordata 

come la storia più appassionante e affascinante mai ambientata a Foggia, e che mi si 

riconosca il merito di aver portato la mia città alla ribalta nazionale, in un modo nuovo. 

Originale. Ora, qualcuno potrebbe pure obiettare che associare un titolo tanto forte e 

ingombrante a Foggia, potrebbe essere un tentativo di screditarla, di mostrarla peggiore 

di quello che è, ma la verità è un’altra: una storia del genere poteva essere ambientata in 

qualsiasi città d’Italia. La Mafia è ovunque, anche al Nord. È in tutto il mondo. 

Semplicemente… c’è! Dunque, partendo dal presupposto che ritengo i lettori di Lady Mafia 

assolutamente capaci di riconoscere gli intenti per i quali ho scelto un’ambientazione 

pugliese e tornando a bomba sulla mia megalomania, perché mai il produttore 

cinematografico di cui sopra dovrebbe realizzare il suo film in un’altra città, portando a 

questa notorietà e benefici, e non alla mia? Se pure in un contesto noir, e di morte e 

violenza, ed usando un linguaggio giovane che racconti una storia sì dai contenuti crudi e 

forti, ma anche dal ritmo incalzante, spero di mostrare quanto di bello c’è nella mia città. 

Nella mia regione. Voglio scuotere le coscienze dei miei lettori, mostrando fino a che punto 

la cattiveria umana possa spingersi, e poi stupirli con messaggi chiari e altrettanto forti: 

possiamo fare sempre qualcosa per rendere migliore questo mondo. E fare qualsiasi cosa, 

anche una molto piccola, è sempre meglio che non fare niente.


  • Tu affronti, per ogni uscita, una tematica. Nel primo è stata la violenza sulle donne; nel secondo, l'omofobia; nel terzo mi hai annunciato lo stalking. Come mai? E che messaggio vuoi dare con queste tematiche?
Innanzitutto voglio esprimere il mio disgusto e il mio disappunto, su queste, ed altre 

tematiche, come la pedofilia, la corruzione, la vivisezione, i pirati della strada, animali in 

cattività, e chi più ne ha più ne metta. Insomma, sono stanco di apprendere ogni giorno di 

donne violentate e uccise, e più in generale di ingiustizie di ogni tipo, e di pene troppo miti, 

a volte quasi inconsistenti, per i carnefici, se paragonate all’immenso dolore che 

accompagnerà per tutta la vita le loro vittime, qualora a quest’ultime vita rimanga. 

Veronica De Donato, ovvero Lady Mafia, dice: togliere la vita, equivale a togliere tutto. 

Ma anche distruggere una vita, alla fine, è come uccidere. I reati contro la persona 

devono essere puniti severamente. Un assassino non può uscire dal carcere dopo 8 anni. 

Un assassino non può dividere la cella con un evasore fiscale o un ladro di caramelle. Un 

assassino ha tolto tutto ad un’altra persona, non gli deve restare niente. Lo stesso dicasi di 

uno stupratore, o di un pedofilo. Questi, seppur in maniera diversa, uccidono. Le anime, 

ma uccidono lo stesso.

Infine, più che lanciare un messaggio vorrei far riflettere. Sono troppe le cose che in Italia, 

e nel mondo, non vanno. E che sia possibile creare un mondo migliore solo nei film o nei 

romanzi, o in qualsiasi altro prodotto della fantasia, la dice lunga su quanto siamo messi 

male. In attesa, e con l’auspicio di poter fare sempre di più per denunciare e combattere lo 

schifo del mondo, concedo alla mia Lady Mafia l’opportunità di fare quella giustizia che 

altrimenti, negli ambiti ai quali sono più sensibile, non ci sarebbe. Forse ho costruito il 

peggiore dei mondi per far sembrare meno squallido quello in cui realmente viviamo. Non 

ho saputo consolarmi in altro modo.



  • Nel panorama dei fumetti noir, "Diabolik" è, per eccellenza, ciò che ha aperto la strada ad altri "ragazzi cattivi" del genere. Quanto ha influito, su di te, la lettura di fumetti del genere? 
In realtà il mio fumetto preferito è Zagor. E sulla mia scrittura hanno influito giornate 

intere di letture… anche se di romanzi, piuttosto che di fumetti. Il mio genere preferito? Il 

noir. E i thriller.

Logo della Cuore Noir Edizioni
  • Affrontiamo una questione spinosa, adesso: l'Editoria. Hai fondato la Cuore noir Edizioni per auto produrre il fumetto: come mai? 
Ho fondato la Cuore Noir Edizioni perché 

altrimenti Lady Mafia non sarebbe mai nata. 

L’editoria è in piena crisi. E in Italia ci sono più 

scrittori che lettori. Inoltre, i grandi editori 

monopolizzano il mercato, e sono restii a dare 

delle possibilità agli scrittori emergenti, 

condannati a mandare manoscritti che nella 

maggior parte dei casi non verranno né letti 

né valutati. In una sola parola: giungla!


  • Quanto è difficile, secondo te, credere in un sogno "letterario" e riuscire a realizzarlo? Quali sono i passi che consiglieresti a chi vuole tentare la strada del fumetto?
A chi volesse diventare scrittore, di romanzi o di fumetti, o disegnatore, dico soltanto una 

cosa. Non aspettate che gli altri realizzino i vostri sogni. Ma svegliatevi e datevi da fare.


  • In base a quali caratteristiche hai scelto Domenico Nagliero, disegnatore di Lady Mafia?
Ho scelto Domenico Nagliero perché nel momento stesso che lo incontrai, e ancor prima di 

vedere come disegnasse, mi dissi: è lui! Tenace, ambizioso. Determinato. Bravissimo. E 

pazzo, quasi quanto me!
Domenico Nagliero, disegnatore di Lady Mafia



  • Parliamo di distribuzione: quali sono i passi per approdare nelle fumetterie italiane, edicole e librerie? 
Il passo è unico: presentare prodotti di qualità.



  • Lady Mafia è un fumetto con cadenza bimestrale che consterà di dieci numeri. Prevedi un seguito, oppure no? 
Sinceramente non lo so. Molto dipenderà da come andranno le cose. Di certo, non mi 

precluderò questa possibilità.


  • Parliamo di novità: cosa accadrà a gennaio? 
In un modo, o nell’altro, farò di tutto perché Lady Mafia diventi un fumetto a distribuzione 

nazionale. Pur avendo già varcato i confini della Puglia, non è stato fatto ancora nulla per 

un lancio nazionale del fumetto. Mi muoverò in questo senso.



  • Oltre ad essere fumettista, sei anche uno scrittore. Mi racconti delle tue esperienze con le Case Editrici? 
Stendiamo un velo pietoso. No comment. Oppure, se preferisci, al posto di questa risposta 

potresti mettere una sfilza di parolacce. Le peggiori che ti vengono in mente.


Il Direttore Editoriale di Lady Mafia: Loris Castriota Skanderbegh

  • Perché un fumetto sulla mafia? 
Perché il male esercita un fascino 

maggiore rispetto al bene. Perché i 

cattivi danno molte 

possibilità in più di creare personalità 

complesse e interessanti. Perché i 

personaggi negativi possono evolversi 

e maturare in maniera stupefacente. 

Perché i bravi ragazzi annoiano, ne sapete qualcosa voi donne.


  • Che tipo di lettore sei? 


In questo momento molto “interessato”. Nel senso che leggo solo quanto può servire ai 

miei scritti.


  • Che libro c'è, in questo istante, sul tuo comodino?


Tagli. Karin Slaughter.







Saluto Pietro, lasciandolo al lancio della terza uscita di Lady Mafia e, infine, saluto Domenico, 

ragazzo simpaticissimo e Loris, amico e giornalista, che ha creduto in questo progetto, tanto 

da imbarcarcisi. I numeri venduti stanno dando ragione ai tre intrepidi. Augurandogli un 

Copertina del terzo numero di Lady Mafia
grandissimo in bocca al lupo attendo, come tutti 

voi, le prossime avventure di Veronica.

1 commento:

  1. Bella intervista e sono contenta che finalmente qualcuno abbia deciso di parlare della propria città con tale orgoglio, anche se mi chiedo se un ragazzo non possa intenderlo come un invito a delinquere, proprio perché attratto dalla storia del fumetto...
    Comunque, Lady Mafia a me è piaciuto moltissimo, e mi diverte sia l'aver sdoganato il foggiano, sia il ritrovare locali o luoghi che frequentiamo o conosciamo un po' tutti. Trovo molto intelligente il fare pubblicità in questo modo sottile e mi fa piacere leggere anche le altre rubriche che sponsorizzano la cultura e la nostra terra.
    Perciò, che dire? Un plauso a te, Pietro, che hai sfidato tutti e hai osato credere nei tuoi sogni, un Bravo a Domenico Nagliero per il tratto che ricorda molto anche Diabolik e un elogio al caro Loris, che si batte per far sì che la cultura qui a Foggia abbia sempre un valore e sia di alto livello.
    Ancora bravi, so perfettamente che questa città, che crede troppo poco in sé stessa, ha talenti da vendere e che, se ci unissimo tutti, potremmo fare grandi cose, perciò continuate così!!

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