Pietro Favorito |
Carissimi amici buongiorno!
Come preannunciato qualche tempo
fa, ho tartassato Pietro Favorito, creatore del
fumetto pugliese "Lady Mafia" per fargli
un'intervista.
Il tempo è tiranno e ho beccato Pietro alle prese
con la terza uscita del fumetto, quindi ho dovuto
fare di necessità virtù e fargli un papiro in posta
privata, su faccialibro.
Mettetevi comodi, allora, e gustatevi l'intervista!
- Da dove è nata l'idea di Lady Mafia e perché ha questo titolo?
A dire il vero l’idea è nata dal titolo. Mi spiego meglio. Quando decisi di scrivere una storia
che riguardasse una donna di mala e di vendetta, pensai prima al titolo, poi, trovato il
titolo, ho sviluppato l’idea. Perché, secondo me, senza un titolo ad effetto, che attiri
l’attenzione e susciti curiosità, oltre a innumerevoli interrogativi, non si va da nessuna
parte.
- Come mai hai scelto di incentrare la storia su una protagonista femminile, anziché maschile?
Il progetto è nato così. Inoltre mi piacevano tutti gli sviluppi che potevano derivare da
un’antieroina come Lady Mafia, da una donna che fa cose che generalmente le donne non
fanno, e in un mondo, a queste, decisamente ostico!!!
Pronao della Villa Comunale di Foggia |
- Come mai lo hai ambientato a Foggia e poi in altre città pugliesi?
Lady Mafia è ambientata a Foggia perché
sono megalomane. Quando sogno ad
occhi aperti, sogno che Lady Mafia possa
diventare famosa come Diabolik,
come Dylan Dog, come Tex Willer, e che
quindi, un giorno, qualche grande
produttore cinematografico possa
decidere di trarre da questa storia un
film.
Sogno che Lady Mafia venga ricordata
come la storia più appassionante e affascinante mai ambientata a Foggia, e che mi si
riconosca il merito di aver portato la mia città alla ribalta nazionale, in un modo nuovo.
Originale. Ora, qualcuno potrebbe pure obiettare che associare un titolo tanto forte e
ingombrante a Foggia, potrebbe essere un tentativo di screditarla, di mostrarla peggiore
di quello che è, ma la verità è un’altra: una storia del genere poteva essere ambientata in
qualsiasi città d’Italia. La Mafia è ovunque, anche al Nord. È in tutto il mondo.
Semplicemente… c’è! Dunque, partendo dal presupposto che ritengo i lettori di Lady Mafia
assolutamente capaci di riconoscere gli intenti per i quali ho scelto un’ambientazione
pugliese e tornando a bomba sulla mia megalomania, perché mai il produttore
cinematografico di cui sopra dovrebbe realizzare il suo film in un’altra città, portando a
questa notorietà e benefici, e non alla mia? Se pure in un contesto noir, e di morte e
violenza, ed usando un linguaggio giovane che racconti una storia sì dai contenuti crudi e
forti, ma anche dal ritmo incalzante, spero di mostrare quanto di bello c’è nella mia città.
Nella mia regione. Voglio scuotere le coscienze dei miei lettori, mostrando fino a che punto
la cattiveria umana possa spingersi, e poi stupirli con messaggi chiari e altrettanto forti:
possiamo fare sempre qualcosa per rendere migliore questo mondo. E fare qualsiasi cosa,
anche una molto piccola, è sempre meglio che non fare niente.
- Tu affronti, per ogni uscita, una tematica. Nel primo è stata la violenza sulle donne; nel secondo, l'omofobia; nel terzo mi hai annunciato lo stalking. Come mai? E che messaggio vuoi dare con queste tematiche?
tematiche, come la pedofilia, la corruzione, la vivisezione, i pirati della strada, animali in
cattività, e chi più ne ha più ne metta. Insomma, sono stanco di apprendere ogni giorno di
donne violentate e uccise, e più in generale di ingiustizie di ogni tipo, e di pene troppo miti,
a volte quasi inconsistenti, per i carnefici, se paragonate all’immenso dolore che
accompagnerà per tutta la vita le loro vittime, qualora a quest’ultime vita rimanga.
Veronica De Donato, ovvero Lady Mafia, dice: togliere la vita, equivale a togliere tutto.
Ma anche distruggere una vita, alla fine, è come uccidere. I reati contro la persona
devono essere puniti severamente. Un assassino non può uscire dal carcere dopo 8 anni.
Un assassino non può dividere la cella con un evasore fiscale o un ladro di caramelle. Un
assassino ha tolto tutto ad un’altra persona, non gli deve restare niente. Lo stesso dicasi di
uno stupratore, o di un pedofilo. Questi, seppur in maniera diversa, uccidono. Le anime,
ma uccidono lo stesso.
Infine, più che lanciare un messaggio vorrei far riflettere. Sono troppe le cose che in Italia,
e nel mondo, non vanno. E che sia possibile creare un mondo migliore solo nei film o nei
romanzi, o in qualsiasi altro prodotto della fantasia, la dice lunga su quanto siamo messi
male. In attesa, e con l’auspicio di poter fare sempre di più per denunciare e combattere lo
schifo del mondo, concedo alla mia Lady Mafia l’opportunità di fare quella giustizia che
altrimenti, negli ambiti ai quali sono più sensibile, non ci sarebbe. Forse ho costruito il
peggiore dei mondi per far sembrare meno squallido quello in cui realmente viviamo. Non
ho saputo consolarmi in altro modo.
- Nel panorama dei fumetti noir, "Diabolik" è, per eccellenza, ciò che ha aperto la strada ad altri "ragazzi cattivi" del genere. Quanto ha influito, su di te, la lettura di fumetti del genere?
intere di letture… anche se di romanzi, piuttosto che di fumetti. Il mio genere preferito? Il
noir. E i thriller.
Logo della Cuore Noir Edizioni |
- Affrontiamo una questione spinosa, adesso: l'Editoria. Hai fondato la Cuore noir Edizioni per auto produrre il fumetto: come mai?
altrimenti Lady Mafia non sarebbe mai nata.
L’editoria è in piena crisi. E in Italia ci sono più
scrittori che lettori. Inoltre, i grandi editori
monopolizzano il mercato, e sono restii a dare
delle possibilità agli scrittori emergenti,
condannati a mandare manoscritti che nella
maggior parte dei casi non verranno né letti
né valutati. In una sola parola: giungla!
- Quanto è difficile, secondo te, credere in un sogno "letterario" e riuscire a realizzarlo? Quali sono i passi che consiglieresti a chi vuole tentare la strada del fumetto?
cosa. Non aspettate che gli altri realizzino i vostri sogni. Ma svegliatevi e datevi da fare.
- In base a quali caratteristiche hai scelto Domenico Nagliero, disegnatore di Lady Mafia?
vedere come disegnasse, mi dissi: è lui! Tenace, ambizioso. Determinato. Bravissimo. E
pazzo, quasi quanto me!
Domenico Nagliero, disegnatore di Lady Mafia |
- Parliamo di distribuzione: quali sono i passi per approdare nelle fumetterie italiane, edicole e librerie?
- Lady Mafia è un fumetto con cadenza bimestrale che consterà di dieci numeri. Prevedi un seguito, oppure no?
precluderò questa possibilità.
- Parliamo di novità: cosa accadrà a gennaio?
In un modo, o nell’altro, farò di tutto perché Lady Mafia diventi un fumetto a distribuzione
nazionale. Pur avendo già varcato i confini della Puglia, non è stato fatto ancora nulla per
un lancio nazionale del fumetto. Mi muoverò in questo senso.
- Oltre ad essere fumettista, sei anche uno scrittore. Mi racconti delle tue esperienze con le Case Editrici?
potresti mettere una sfilza di parolacce. Le peggiori che ti vengono in mente.
Il Direttore Editoriale di Lady Mafia: Loris Castriota Skanderbegh |
- Perché un fumetto sulla mafia?
Perché il male esercita un fascino
maggiore rispetto al bene. Perché i
cattivi danno molte
possibilità in più di creare personalità
complesse e interessanti. Perché i
personaggi negativi possono evolversi
e maturare in maniera stupefacente.
Perché i bravi ragazzi annoiano, ne sapete qualcosa voi donne.
- Che tipo di lettore sei?
In questo momento molto “interessato”. Nel senso che leggo solo quanto può servire ai
miei scritti.
- Che libro c'è, in questo istante, sul tuo comodino?
Tagli. Karin Slaughter.
Saluto Pietro, lasciandolo al lancio della terza uscita di Lady Mafia e, infine, saluto Domenico,
ragazzo simpaticissimo e Loris, amico e giornalista, che ha creduto in questo progetto, tanto
da imbarcarcisi. I numeri venduti stanno dando ragione ai tre intrepidi. Augurandogli un
Copertina del terzo numero di Lady Mafia |
grandissimo in bocca al lupo attendo, come tutti
voi, le prossime avventure di Veronica.
Bella intervista e sono contenta che finalmente qualcuno abbia deciso di parlare della propria città con tale orgoglio, anche se mi chiedo se un ragazzo non possa intenderlo come un invito a delinquere, proprio perché attratto dalla storia del fumetto...
RispondiEliminaComunque, Lady Mafia a me è piaciuto moltissimo, e mi diverte sia l'aver sdoganato il foggiano, sia il ritrovare locali o luoghi che frequentiamo o conosciamo un po' tutti. Trovo molto intelligente il fare pubblicità in questo modo sottile e mi fa piacere leggere anche le altre rubriche che sponsorizzano la cultura e la nostra terra.
Perciò, che dire? Un plauso a te, Pietro, che hai sfidato tutti e hai osato credere nei tuoi sogni, un Bravo a Domenico Nagliero per il tratto che ricorda molto anche Diabolik e un elogio al caro Loris, che si batte per far sì che la cultura qui a Foggia abbia sempre un valore e sia di alto livello.
Ancora bravi, so perfettamente che questa città, che crede troppo poco in sé stessa, ha talenti da vendere e che, se ci unissimo tutti, potremmo fare grandi cose, perciò continuate così!!