mercoledì 26 febbraio 2014

Lady Mafia: Polemiche su Lady Mafia. Il direttore risponde.

Il Direttore Editoriale
Loris Castriota Skanderbegh
 Lady Mafia: Polemiche su Lady Mafia. Il direttore risponde.: La proverbiale tempesta nel bicchiere d’acqua scatenata attorno al fumetto “Lady Mafia” –la cui testata ho il piacere di dirigere- mi...


Buongiorno a tutti! Parliamo, ancora una volta, di Lady Mafia, fumetto made in Foggia che sta scatenando un vespaio di polemiche.
Da quando è stato sdoganato a livello nazionale sono piovuti anatemi di vario genere, persino dal mondo politico.
Il fatto: 
 Ancora una volta si gioca con le parole e si sfrutta il “fascino” della mafia per un’attività commerciale che di educativo e formativo non ha nulla. L’uscita nelle edicole oggi del nuovo noir Lady Mafia è un’operazione diseducativa, ma soprattutto un’operazione che ferisce la memoria di tante donne vittime delle mafie e dei loro familiari, impegnati a promuovere con le loro testimonianze il valore della giustizia contro la barbarie anche culturale della vendetta. Per queste ragioni invitiamo la casa editrice a sospendere la pubblicazione: nel Paese di Lea Garofalo e di tante donne come lei che hanno scelto, anche a prezzo della vita, il coraggio della denuncia, il fumetto Lady Mafia rappresenta un vero e proprio insulto alla loro memoria. (don Ciotti)
E ancora:
È offensivo verso tutti coloro che non hanno cercato vendetta, ma giustizia attraverso lo Stato. Si tratta di un’operazione editoriale offensiva che deve essere sospesa. Si esalta la violenza mafiosa come una risposta alla violenza mafiosa. (Davide Mattiello, deputato Pd)


Parliamoci chiaro: anch'io, appena visto il titolo "forte" del fumetto, pensai che fosse diseducativo. E ne parlai a Pietro Favorito, creatore della storia, la prima volta che ci conoscemmo, esponendogli i miei dubbi.
Ma la levata di scudi fatta dall'ottimo don Ciotti, uomo ammirevole e che stimo, e da un deputato del PD, è giusta seppure sbagliata.
Non è un controsenso. E ve lo spiego.
Lady Mafia è un fumetto nero. Non ci sono i buoni. Ci sono i cattivi, con pessime intenzioni, che compiono pessime scelte. Ma proprio perché sono "pessime scelte" il lettore può decidere da che parte stare.
Il Direttore Editoriale, Loris Castriota Skanderbegh, ce lo spiega pacatamente nel suo editoriale, opponendo una ferma e ragionata logica: quando uscì "Il Padrino", romanzo di Mario Puzo, nessuno gridò allo scandalo. E questo è solo un esempio citato nell'editoriale.
Demonizzare l'istituzione mafiosa, che ha ramificazioni agli alti vertici dello Stato Italiano, non serve a nulla. Combatterla, con ogni sistema, sì.
Vero è che Lady Mafia parrebbe inneggiare al fascino oscuro del male ma, per chi ha letto il fumetto, sa bene che dietro c'è tutta una storia di soprusi subiti e di vendette da portare a termine.
Veronica De Donato non è una brava ragazza, diciamolo. Ma nemmeno Diabolik ed Eva Kant lo sono. Quindi perché su questo fumetto si è scatenato un polverone incredibile e sulla favolosa coppia in nero no?
Perché Lady Mafia parla di cose scomode per lo Stato: la mafia, appunto.
Mette il dito nella piaga purulenta di un fallimento continuo. Quel fallimento che permette a persone come Matteo Messina Denaro di andare avanti a gestire i suoi "affari" anche da invisibile.
Allora cosa si fa? Si scatena la lotta contro questo fumetto, che mette in luce i mali che affliggono l'Italia, piuttosto che intensificare la lotta contro certa gente, che gode dei favori di molti esponenti politici.
Don Ciotti, Mattiello: approvo le vostre parole, ma non rendiamo gli italiani più stupidi di quel che sono. Il fenomeno mafia lo conosciamo tutti, chi sulla propria pelle, che solo dai telegiornali. E ognuno di noi è capace, quindi, di distinguere il bene dal male.
Ma se da un lato Lady Mafia potrebbe creare degli emuli di stupidità, da un altro dovrebbe portare a una riflessione più ampia: ecco cosa permettiamo, quando giriamo la testa dall'altra parte, quando ci facciamo comprare dalle mazzette e quando mandiamo al diavolo un processo.
Permettiamo a persone come Veronica De Donato di commettere omicidi efferati, per diventare capo di un clan della mala.
Allora se il fumetto indica il malessere in cui viviamo, anziché fermarne la produzione, controbatterei portandolo nelle scuole e dicendo: "Questo è quello che non dovete fare. Perché vivere nella legalità si deve e si può".   
Spiegando che il male non è la scelta più comoda, ma quella più difficile. Quella per cui perdi la stima di te, il rispetto della Vita altrui e gli affetti. Non c'è bisogno di ricordare i vari morti innocenti che hanno combattuto questo sistema infame, perché questa gente coraggiosa si è trovata a combattere da sola un nemico insidioso e mortale. Non c'è bisogno di ricordare i bambini e le donne ammazzate da questi omuncoli che si sentono grandi dietro una pistola. C'è bisogno di sterminare legalmente questo cancro che ci asfissia. E non lo si fa censurando un fumetto.
Il fumetto è una spia del malessere italiano; è una bomba scoppiata in faccia a chi promette e non fa. Ecco cos'è. Non demonizziamo il fenomeno Lady Mafia, ma chiediamoci cosa fare perché la mafia diventi un lontano ricordo.
Fino a quando la mafia esisterà, esisteranno persone che scrivono romanzi e fumetti su questo mondo fatto di omicidi efferati, vendette e "rispetto" da esigere a colpi di Vite altrui.
Censuriamo la mafia, estinguendola. Allora sì che il fumetto non avrebbe più un suo perché. Ma questo è difficile e lo sappiamo tutti.
A sinistra Pietro Favorito, creatore della storia di Lady Mafia.
A destra Domenico Naglielo, disegnatore del fumetto.


     














2 commenti:

  1. Mi sembra ridicolo penalizzare un fumetto solo xk non si è d'accordo, io sono con voi anche perche son fumettista anche io e sto anche scrivendo una storia analoga piu complicata ma parla dello stesso. Se volete gentilmente dare un'occhiata grazie. Facebook BOGGIE MALLONE.magari un giorno condividerano lo stesso scenario...

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    1. Ciao Caliod, la situazione è un po' delicata, come hai potuto capire. Nessuno dice che bisogna irridere quanti hanno lottano e lottano contro la mafia, ma non è nemmeno facile "digerire" un fumetto così scomodo su una tematica sanguinosa e terribile come questa. Vado a dare un'occhiata alle tue cose, mi hai incuriosito! In ogni caso, buona fortuna ;)

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